Ho atteso qualche giorno prima di pubblicare questo post, infatti il mio primo target è già stato colpito ma volevo altre conferme prima di fare una piccola analisi. In particolare il prezzo del titolo era arrivato ad un punto cruciale, e il mercato era in attesa dei risultati 2020, che hanno premiato l'azienda bolognese.
Nonostante l'anno pandemico Hera si mostra in linea con la forza settoriale delle utilities, e riesce a portarsi a casa ricavi per un +2,4% rispetto al 2019. Sono state molte le operazioni intraprese dal management nel 2020, la più importante è la partership con Ascopiave che ha creato un grande volume di clienti nel nord-est Italia per le forniture energetiche. Bisogna segnalare che i flussi di cassa generati l'anno scorso saranno in grado molto probabilmente di sostenere l'aumento del dividendo per i prossimi anni. Ho già spiegato i motivi della forza del settore servizi energetici italiani nelle mie analisi su Snam, Italgas e A2A.
A livello settoriale e ciclico le utilities europee da inizio anno viaggiano in terreno moderatamente positivo (0,53%) e anche il trend di medio periodo sembrerebbe confermare questa direzione. L'Italia è in linea con la media europe con +0,46% YTD, perdendo qualche decimo di punto ma senza segni debolezza.
Dal punto di vista tecnico ci sono i presupposti per un'entrata long con un target zona 3.35 a +2,12%; un valore al di sotto zona 3.1 cambierebbe lo scenario di investimento. Da seguire gli sviluppi per ulteriori allunghi del titolo.
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