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Gestione del rischio: Principali regole

1. Non essere sottocapitalizzati;
È necessario avere la giusta capitalizzazione in funzione dello strumento
finanziario su cui si intende investire
2. Non rischiare troppo in una singola operazione;
I singoli titoli azionari presentano rischio specifico, ossia il rischio peculiare di una
specifica impresa. Così, se l’azienda di cui si sono comprate alcune azioni dovesse
fallire, l’intero investimento in quella determinata società si azzererebbe. Tuttavia,
se in quell’operazione si è investito soltanto una piccola percentuale del capitale a
disposizione (possibilmente non oltre il 5% del proprio portafoglio), il capitale di per
sé non si sarà volatilizzato, ma avrà subìto una perdita del 5%
3. Non rischiare più del 20% del portafoglio;
Ipotizzando che domani tutte le posizioni in portafoglio si chiudano in stop-loss, e
l’eventualità per quanto improbabile non è impossibile, la perdita impattante sul
capitale totale non dovrebbe superare il 20%.
4. Mai mediare in perdita e piramidare correttamente;
Non bisogna mai aggiungere capitale alle posizioni che stanno andando male, che
cioè si stanno dirigendo verso il livello di stop-loss: si andrebbe ad incrementare il
rischio su un titolo i cui prezzi per un qualche motivo stanno scendendo. Di contro,
se sul titolo in questione si ha un nuovo segnale di ingresso, allora sarà possibile
aggiungere capitale ad una posizione già profittevole.
5.Plan the trade, trade the plan;
Ciascuna operazione va pianificata prima di entrare a mercato: ciò significa che
ancor prima di inserire un ordine, si dovrebbe già sapere quale sia il prezzo
massimo di ingresso, il livello di stop-loss, l’area del take profit, la percentuale di
capitale da investire, il rischio totale tollerato e così via. Una volta in posizione, va
tradato il piano cioè vanno seguite le regole già prefissate.
Beyond Technical Analysis

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