Il cambio USD/JPY si trova ad un nuovo test della trendline ribassista partita a gennaio, siamo al terzo durante l'anno. Dopo la salita delle ultime due settimane il cambio USD/JPY ha accelerato al rialzo ieri dopo le dichiarazioni della Yellen riguardo la politica monetaria USA. Oggi le quotazioni, con il sostegno della BoJ durante la mattinata, hanno rotto al rialzo i massimi di ieri, ma hanno poi ritracciato portandosi di nuovo vicino ai livelli di apertura. La lunga shadow superiore sulla candela odierna lascia presagire incertezza da parte degli operatori, in particolar modo perchè dopo la netta salita degli ultimi giorni ci troviamo in prossimità della trendline decrescente che non è stata ancora violata nel corso dell'anno. Anche se dal punto di vista puramente tecnico sembra il più probabile, difficile al momento aspettarsi un nuovo ritracciamento verso il supporto in area 108 (scenario già visto nei due casi precedenti in cui i prezzi si sono scontrati con la trendline discendente). Al momento lo scenario più plausibile potrebbe essere una leggera presa di profitti con ritracciamento fino a quota 111,5 con successivo nuovo rialzo. A supportare questa teoria anche le medie mobili che sembrano convergere, cioè le più veloci (20 e 50 periodi) si apprestano a rompere al rialzo quelle a 100 e 200 periodi. La conferma dell'inversione del trend ovviamente la avremo solo con la violazione al rialzo dei prezzi rispetto al precedente massimo a quota 114,4, area di resistenza sia statica che dinamica di lungo periodo. Nel caso in cui si scendesse al di sotto dei 111/110,5 nelle prossime sedute invece si potrebbe pensare ad un'entrata short con target sul supporto a 108.
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