Che i mercati finanziari rispondessero alle notizie in modo più o meno vivace lo si sapeva, così come sapevamo che nel periodo elettorale USA avremmo affrontato giornate di volatilità. Vi sono statistiche estremamente interessanti inerenti le elezioni americane: nel mese di Ottobre sale la volatilità e l'azionario evidenzia un andamento lateral-ribassista.
Osservando il grafico dell'S&P500 ne abbiamo la conferma, ma è innegabile che dal minimo di metà settembre il trend sia stato nuovamente crescente. C'è chi parla di rimbalzo, chi invece ritiene sia la correzione dell'impulso ribassista del mese scorso. Noi, dal canto nostro, ci limitiamo a osservare il grafico coi suoi livelli di supporto e resistenza, abbinandoli come consuetudine all'analisi volumetrica e ai pattern delle candele giapponesi. In quest'ultimo caso è evidente come l'apprezzamento abbia fatto seguito alla doji del 24 settembre sull'importantissimo supporto in area 3220.
L'area di resistenza compresa tra 3400 e 3420 punti circa è quella che delimita la conclusione dell'attuale correzione, nel bene e nel male. In che senso? Semplice, nel senso che qualora dovessimo tornare sopra 3430 punti probabilmente riprenderebbe il trend rialzista di lungo corso, viceversa dovessimo osservare nuove vendite potrebbe partire un altro impulso ribassista o comunque si potrebbe proseguire in lateralità.
Considerando le notizie inerenti la salute del Presidente Trump, considerando i colloqui tra Democratici e Repubblicani sul piano fiscale USA, considerando che stiamo procedendo spediti verso le elezioni (che potrebbero risentire pesantemente delle condizioni di Trump), la risposta potrebbe tardare ad arrivare ed è per questo che oggi più che mai sarà opportuno navigare a visto. I grafici daily, come sempre, saranno i soli a darci una risposta credibile.
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