Chart di Capital.Com
Nella stampa, più o meno specializzata, e più genericamente sui social fa un po sorridere vedere tanta gente che si affanna a raccogliere informazioni nel tentativo/dovere di dare una spiegazione al perché oggi il silver allunga al rialzo e tocca i massimi da oltre 12 anni.

Il silver è innanzitutto legato al gold del quale, seppur con la sua consueta ed anarchica erraticità, ne segue le sorti.
Almeno dal 1975 ad oggi ogni mossa del gold, al rialzo o al ribasso, è stata seguita da una risposta esplosiva da parte del silver nei tempi che lui ritiene opportuno e che sconsiglio, perché sfuggente, cercare di capire e anticipare.
Ricordo sempre che il beta, cioè il grado di risposta del silver rispetto al movimento del gold è quasi prossimo 3.
Questo significa che il silver alla lunga amplifica mediamente per tre quello che fa il gold.
Sempre con i suoi tempi.
Il rapporto gold/silver durante la crisi petrolifera degli anni 70 valeva 10, cioè il gold quotava 10 volte il silver.
Con lo scoppio della grande crisi finanziaria del 2008, il ratio valeva all'incirca 60, cioè il gold quotava 60 volte il silver.
Qualche anno dopo valeva circa la metà, cioè il silver esplode al rialzo con un gap di ritardo dietro al gold.
Poco prima che esplodesse il covid questo rapporto valeva 80 addirittura.
I tempi di oggi sono quelli del gold che esplode, come tutti sappiamo.
La produzione di oro non riesce ad aggiornare i massimi del 2018, dopo che è sempre cresciuto ogni anno a partire dalla crisi finanziaria del 2008.
Questo produce scarsità che è di sostegno per i prezzi, come qualunque altro bene scarso.
Se invece consideriamo le quotazioni aggiustate per l'inflazione, inflation adjusted come si dice, scopriamo che questo divario temporale tra le performance è molto meno marcato.
La cosa straordinaria è che oggi questo divario è storicamente enorme.
Come potrebbe chiudersi questo gap?
Sarà il gold che dispiaciuto torna indietro ad aspettare il silver o piuttosto il silver a inseguire il gold?
Per quanto la prima sia più poetica, probabilmente sarà la più cinica seconda.
Personalmente ho investimenti in etf in argento a leva che mi porto dietro da anni e sui quali sopporto oscillazioni paurose, ma tengo duro proprio perché ho presente tutto ciò e probabilmente i frutti potrebbero essere generosi.
Nei portafogli dei miei clienti, da qualche anno e dove coerente con il profilo finanziario, accanto alla consueta quota di gold è ormai presente una piccola quota di silver.
Il mio non vuole essere un consiglio d'investimento ma solo la condivisione di considerazioni professionali a scopo didattico e di dibattito.
Oggi il rapporto vale addirittura 100, cioè il gold quota 100 volte l'argento.
Allora, cosa potrebbe mai accadere?
Scendendo dai massimi sistemi alla nostra misera attualità, segnalo comunque che i prezzi sono ora a contatto con la parte alta del canale rialzista di lungo periodo al cospetto del quale potrebbero mostrare titubanza.
Non è quindi escluso un ritracciamento e/o prese di profitto da valutare attentamente, anche per eventuale (ri)posizionamento long…in base al proprio profilo finanziario.
Nella stampa, più o meno specializzata, e più genericamente sui social fa un po sorridere vedere tanta gente che si affanna a raccogliere informazioni nel tentativo/dovere di dare una spiegazione al perché oggi il silver allunga al rialzo e tocca i massimi da oltre 12 anni.
Il silver è innanzitutto legato al gold del quale, seppur con la sua consueta ed anarchica erraticità, ne segue le sorti.
Almeno dal 1975 ad oggi ogni mossa del gold, al rialzo o al ribasso, è stata seguita da una risposta esplosiva da parte del silver nei tempi che lui ritiene opportuno e che sconsiglio, perché sfuggente, cercare di capire e anticipare.
Ricordo sempre che il beta, cioè il grado di risposta del silver rispetto al movimento del gold è quasi prossimo 3.
Questo significa che il silver alla lunga amplifica mediamente per tre quello che fa il gold.
Sempre con i suoi tempi.
Il rapporto gold/silver durante la crisi petrolifera degli anni 70 valeva 10, cioè il gold quotava 10 volte il silver.
Con lo scoppio della grande crisi finanziaria del 2008, il ratio valeva all'incirca 60, cioè il gold quotava 60 volte il silver.
Qualche anno dopo valeva circa la metà, cioè il silver esplode al rialzo con un gap di ritardo dietro al gold.
Poco prima che esplodesse il covid questo rapporto valeva 80 addirittura.
I tempi di oggi sono quelli del gold che esplode, come tutti sappiamo.
La produzione di oro non riesce ad aggiornare i massimi del 2018, dopo che è sempre cresciuto ogni anno a partire dalla crisi finanziaria del 2008.
Questo produce scarsità che è di sostegno per i prezzi, come qualunque altro bene scarso.
Se invece consideriamo le quotazioni aggiustate per l'inflazione, inflation adjusted come si dice, scopriamo che questo divario temporale tra le performance è molto meno marcato.
La cosa straordinaria è che oggi questo divario è storicamente enorme.
Come potrebbe chiudersi questo gap?
Sarà il gold che dispiaciuto torna indietro ad aspettare il silver o piuttosto il silver a inseguire il gold?
Per quanto la prima sia più poetica, probabilmente sarà la più cinica seconda.
Personalmente ho investimenti in etf in argento a leva che mi porto dietro da anni e sui quali sopporto oscillazioni paurose, ma tengo duro proprio perché ho presente tutto ciò e probabilmente i frutti potrebbero essere generosi.
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Il mio non vuole essere un consiglio d'investimento ma solo la condivisione di considerazioni professionali a scopo didattico e di dibattito.
Oggi il rapporto vale addirittura 100, cioè il gold quota 100 volte l'argento.
Allora, cosa potrebbe mai accadere?
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Feragatname
Bilgiler ve yayınlar, TradingView tarafından sağlanan veya onaylanan finansal, yatırım, işlem veya diğer türden tavsiye veya tavsiyeler anlamına gelmez ve teşkil etmez. Kullanım Şartları'nda daha fazlasını okuyun.
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