Mercati timorosi verso il dato sull'inflazione, decennale USA supera 1,95
A Wall Street si dice:
"Il metodo di trading migliore consiste nell’approfittare dell’avidità e della paura della folla."
Jimmy Chow
Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è variato del -0,37%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures statunitensi sono positivi: S&P 500 +0,08%, per il Nasdaq +0,10% e per il Dow Jones +0,05% circa.
La prestazione ad 1 anno dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano è la seguente: • FTSE MIB +13.00% • Dow Jones +11.84% • S&P 500 +14.64% • Nasdaq +0,06%
La prestazione dal 1° gennaio dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano è la seguente: • FTSE MIB -4,67% • Dow Jones -3,15% • S&P 500 -4,13% • Nasdaq -6,16
Perché il mercato ha chiuso in maniera misto negativa l’ultima sessione a Wall Street? • Come sapete bene se leggete tutti i giornile mie analisi, piuttosto che fare l'analisi di lungo periodo preferisco leggere il mercato quotidianamente. • La mia analisi di lungo periodo avviene in maniera naturale andando a sommare le analisi quotidiane che faccio. • Prevedere cosa accadrà nel mercato fra sei mesi è assolutamente velleitario, confinato nell'ambito del desiderio ambizioso o del vagheggiamento illusorio, senza possibilità di esplicarsi o realizzarsi. • Basta ricordare che La Fed stessa nel settembre 2021 spiegava al mondo che il 2022 avrebbe visto massimo un rialzo dei tassi e che l'inflazione era solo transitoria. • La stessa Fed in gennaio 2022, manifesta invece solo un dubbio se i rialzi nel 2022 saranno 4 o 5. Come potete ben capire lo scenario è talmente diverso ed emesso dallo stesso supremo ente regolatore dell'economia americana, che risulta evidente l'impossibilita di essere accurati quando si emettono certe previsioni pur essendo titolati a farle sia per accesso ai dati sia per capacità personali uniche e incontestabili. • Quello che vedo nel mercato adesso è che per il momento il mercato non sta andando su, e comunque non sta scendendo. Dopo l’ultimo massimo registrato e il minimo avuto sul Nasdaq ora abbiamo un canale ben definito. Fintanto che il mercato non supererà in alto o bucherà in basso, quello che ci si prospetta è un mercato laterale. • La situazione di mercato è laterale quando gli indici si muovono all’interno di un intervallo senza instaurare una tendenza stabile al rialzo o al ribasso. In pratica, in questa situazione i prezzi oscillano all’interno di un range definito senza evidenziare nuovi massimi o nuovi minimi. Si dice in gergo che il mercato “lateralizza”, oppure che ci si trova in una “fase di lateralizzazione” quando il mercato è in equilibro tra chi vende e chi compra, mantenendo così il prezzo all’interno di un intervallo identificabile dentro la figura di un rettangolo. • In questo momento il mercato sta dimostrando che i vari catalizzatori che si alternano a volte positivi a volte negativi non sono singolarmente e nemmeno in maniera concatenata in grado di creare una tendenza continuativa. E questo crea una incertezza che non permette di fare un ottimo trading. • Il mercato ha iniziato ieri questa nuova settimana con una sessione altalenante che alla fine si è conclusa con due indici su tre in ribasso ed uno praticamente invariato. Alcune nuove società hanno presentato i loro utili, e gli investitori del mercato si stanno preparando nervosamente per gli importanti dati sull'inflazione previsti per la fine di questa settimana. • Movimento laterale e volumi più bassi, nessuna volontà di intraprendere posizioni definitive in attesa del dato di giovedì quando vedremo l'importantissimo rapporto CPI, che sarà il prossimo grande catalizzatore per questo mercato. • Ieri il Dow Jones è stato l'indice che si è comportato meglio, guadagnando solo 1,4. Il NASDAQ ha perso il -0,58%, insieme al grande perdente della scorsa settimana Meta Platforms che è sceso di un altro -5,1%. L’ S&P è sceso del -0,37%. Ieri mentre osservavo gli scambi pensavo a quanto sarebbe stato difficile per l'indice tecnologico recuperare terreno e fiducia, se uno dei titoli Top dell'indice continua a crollare. Meta Platforms continuava a cedere terreno, e a tirare giù il NASDAQ. La vendita costante che subisce il titolo è troppo pesante e condiziona tutti, gli altri titoli principali che perdono appeal. • Comunque, se allargo il mio spettro visivo non posso non notare che i titoli azionari hanno avuto una forte settimana di rialzi. Due delle più grandi aziende tecnologiche del mondo hanno presentato risultati trimestrali che hanno rassicurato gli investitori, dando un bel po’ di respiro ai titoli “GROWTH” molto sotto pressione recentemente. Il mercato si è ripreso con le forti trimestrali di Alphabet e Amazon, anche se tra le due si è verificata una delle peggiori sessioni dell'anno dopo i deludenti risultati di FB.
I mercati timorosi verso il dato sull'inflazione, il decennale USA supera 1,95.
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi. • Nonostante la pesante sessione negativa registrata giovedì, il NASDAQ è salito del +2,4% la scorsa settimana l’S&P è salito del +1,5% e il Dow Jones è salito del +1%. Per quanto riguarda questa settimana, mi aspetto il rapporto CPI di giovedì prossimo ancora con una economia surriscaldata dall'inflazione. Le aspettative generali sono per una crescita dell'inflazione del +0,4% mese su mese e del +7,2% su base annuale. Se le previsioni venissero rispettate si tratterebbe di un altro record negativo che segnerebbe un massimo degli ultimi quarant'anni. Il report del CPI arriverà ad una settimana da una situazione sorprendentemente positiva dell'occupazione. Il dato sul mercato del lavoro ha dimostrato che 467.000 posti di lavoro sono stati aggiunti in gennaio, e il mercato se ne aspettava solo 150.000. Il rapporto CPI e i dati sull'occupazione sono sempre importanti, ma gli investitori sono ancora più interessati in questi giorni perché tali risultati aiuteranno a determinare quanto velocemente la Fed ridurrà la politica di sostegno all’economia con azioni come i rialzi dei tassi di interesse.
La prestazione negli ultimi trenta giorni dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano è la seguente: • FTSE MIB -4,67% • Dow Jones -3,15% • S&P 500 -4,13% • Nasdaq -6,16% Le mie performance invece: Nel Mercato Italiano il mio Portafoglio "Mib 40" che include tutti i 40 titoli del Mib ha fatto +7,53%. Nel Mercato Americano il mio Portafoglio "Best Brands" che è composto da 34 titoli presi da questi 3 indici ha fatto +1,20%
La prestazione negli ultimi sette giorni dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano è la seguente: • FTSE MIB -3,29% • Dow Jones -0,89% • S&P 500 -1,38% • Nasdaq -2,30%
Nel Mercato Italiano il mio Portafoglio "Mib 40" che include i migliori titoli italiani a grande capitalizzazione +7,56%. Nel Mercato Americano il mio Portafoglio "Best Brands" che è composto da 34 titoli presi da questi 3 indici ha fatto +6,15%. Ma sono anche consapevole che la borsa è così che bisogna saper stare nella borsa come un marinaio sa navigare tutti i mari. Non si può essere marinai solo quando il vento è in poppa. Quindi continuo il mio lavoro con un atteggiamento positivo e una testa fredda.
Concludo con la mia solita domanda riflessione ai miei lettori: Avete chiaro come muovervi adesso nel mercato azionario? Quali settori privilegerete nei vostri acquisti?
La mia posizione sugli indici per mezzo della quale opero sui Futures è la seguente: • Nasdaq 100 FLAT, • Dow Jones LONG, • S&P 500 LONG, • Euro Stoxx 50 LONG, • Dax LONG, • Ftse Mib LONG, • Rimando alla mia analisi pomeridiana dedicata a come opero sui Futures per maggiori dettagli. • La mia operatività è rivista ogni 24 ore: gli abbonati al mio blog finaziario ricevono i miei livelli operativi esatti in tempo reale per copiare esattamente il mio trading.
Mi piacerebbe leggere sotto la mia analisi le vostre opinioni.
I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono: • L’S&P 500 è variato di -16,66 punti a 4.483,88 per un -0,37%. Ultimo record il 3 gennaio. • Il Dow Jones è variato di +1,39 punti a 35.091,145 per un +0,01%. Ultimo record il 4 gennaio. • Il Nasdaq 100 è variato di -123,10 punti a 14.571,25 per un -0,84%. Ultimo record il 19 novembre.
L’indice Russell 2000 rappresentativo delle small-cap è variato di +0,49% ed adesso vale 2.012,27.
Il rendimento del Treasury a 10 anni, che influenza direttamente i tassi di interesse sui mutui e altri prestiti al consumo, ha chiuso a 1,943% dall’1,907% del giorno precedente.
Il valore dell’oro dal minimo di marzo di 1.680$ dollari l’oncia ha guadagnato 141$ ed adesso si attesta sui $1.821 dollari.
Il prezzo del Future greggio americano WTI è variato di +0,17 dollari questa mattina e in questo momento quota 91,48 dollari albarile.
L'indice di volatilità VIX S&P 500 ha chiuso a 22,86. Minimo e massimo delle ultime 52 settimane 14,10 e 38,94.
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