La settimana della speranza è iniziata. Dopo venerdì 23 siamo...

La settimana della speranza è iniziata. Dopo venerdì 23 siamo a -6.


A Wall Street si dice:
"Alcune beni materiali rendono la mia vita più piacevole; ma non tutti. Mi piace avere un aereo privato costoso, ma possedere una mezza dozzina di case sarebbe un peso. Troppo spesso, una vasta collezione di beni finisce per possedere il suo proprietario. La cosa che apprezzo di più, a parte la salute, è avere buoni amici."
Warren Buffet

La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Il “vero e corretto periodo” del Rally di Babbo Natale, è iniziato il 23 dicembre e si concluderà il 3 gennaio. Si tratta degli ultimi 5 giorni di trading del 2022 più 2 giorni di trading nel 2023. Se mai ce ne sarà uno quest'anno di rally di Babbo Natale, allora l'inizio è stato piuttosto negativo venerdì 23 (il quintultimo giorno di negoziazione del 2022).
Le azioni hanno guadagnato durante la sessione, ma due dei principali indici americani hanno chiuso con bilancio negativo per la terza settimana consecutiva. I timori di recessione continuano a mettere sotto pressione gli investitori. L'S&P è salito del +0,59% chiudendo a 3844,82. Il Dow è salito del +0,53%. Il NASDAQ ha contribuito con un progresso del +0,21%.

I bilanci settimanali sono stati invece abbastanza diversi. Il Dow ha interrotto una serie di cali consecutivi ed è salito del +0,9% nell’ultima ottava. L'S&P è sceso del -0,2% e il NASDAQ è letteralmente crollato del -2%, questo significa che questi due indici per la terza settimana consecutiva chiudono con un bilancio in rosso. Siamo sotto le feste di fine anno, quindi non facciamo troppo gli schizzinosi e ringraziamo e accontentiamoci del fatto che il tradizionale inizio della “settimana” del Rally di Babbo Natale sia stato positivo.

Il mercato sta vivendo un paradossale momento nel quale "le buone notizie sono cattive notizie", con sempre crescenti timori di una recessione, quindi non sarebbe stata una sorpresa vedere i corsi azionari scendere venerdì. Nonostante questo periodo solitamente tranquillo per il mercato, in cui molti investitori si preparano per le vacanze, venerdì è stata una giornata ricca di dati economici. E si è trattato per lo più di dati solidi. L'indice dei prezzi PCE è aumentato del 5,5% su base annua e dello 0,1% su base mensile, in linea con le aspettative.

Forse ancora più importante è il fatto che la tendenza continua a indicare tendenzialmente un miglioramento lentamente ma inesorabilmente, dato che i risultati sono migliorati rispetto a ottobre. L'unico problema è che il Core PCE è stato leggermente peggiore (4,7%) rispetto alle aspettative del 4,6%. Inoltre, la fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan per dicembre è salita a 59,7 da 56,8 di novembre, mentre le aspettative di inflazione per i prossimi 12 mesi sono scese al 4,4% dal 4,6% preliminare. I titoli hanno comunque iniziato la seduta in ribasso, per poi risalire nel corso della giornata.

Ma purtroppo l'unica cosa a cui gli investitori riescono a pensare in questo momento sono le mosse della Fed e il rischio di recessione. Fortunatamente, questo terribile 2022 è quasi finito. Abbiamo appena concluso venerdì l’ultima settimana completa del 2022 e adesso mancano solo quattro sessioni incluso oggi.

Rubrica ”L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.

Concludo con un pensiero di speranza e di logica. Quest'anno, la Fed ha messo un freno impossibile da scardinare al mercato azionario. Spero che questo permetta ai compra-tori di tornare a guidare il mercato azionario l'anno prossimo! Di solito, un anno di scarsi rendimenti come il 2022 è seguito da un anno di buoni rendimenti del mercato azionario. Nel brevissimo la MM a 50 giorni sta tenendo, per ora. Questo mi dà un po' di incoraggiamento in vista di questa settimana e di quella successiva. Il mercato è l'indicatore principale. Non lasciate che i titoli dei giornali pieni di depressione facciano deragliare una corretta strategia a lungo termine. I dati di venerdì avranno un eco questa settimana, il dato finale della fiducia dell'Università del Michigan è risultato superiore alle aspettative, ma ciò che conta davvero sono le aspettative di inflazione.

Il dato a 1 anno si è attestato al 4,4% rispetto al 4,6% preliminare e quello a 5-10 anni al 2,9% rispetto al 3% preliminare. Questi dati hanno portato fatto salire i mercati.

Per continuare a capire, che il mercato va seguito conoscendo i dati io tutti i giorni vi anticipo ciò che influenzerà il mercato e poi commento ciò che è accaduto. Questo nel tempo mi auguro vi creerà la mia stessa sensibilità e contribuirà moltissimo ai risultati che sperate di ottenere con il vostro trading. Se leggi quotidianamente la mia analisi e sei interessato a pormi domande direttamente sul mio trading contattami.
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