Più che uno sperato rally di Natale (che invero presenta solo il 55% circa di probabilità di verificarsi) si è per ora presentato un gatto morto sul Ftse Mib, sotto le feste. Vediamo che cosa si tratta
Ciclicamente (è questa la parola giusta) alcuni si illudono che i mercati cessino di obbedire alle leggi di oscillazione che li governano ed entrino in una fase di incessanti rialzi.
Ora, sebbene possibile, quello che questi pochi sperano è altamente anti statistico: non si sale solamente ma, poco o tanto, il rialzo passa il testimone alla discesa.
Tuttavia è facile ingannare quei pochi che non posseggono gli strumenti per capire se, dopo una discesa ne seguirà un’ altra oppure no: basta un semplice gatto morto.
Di cosa stiamo parlando. Cos’è questo gatto morto?
In gergo tecnico di borsa il “rimbalzo del gatto morto” è quel movimento che il mercato fa sempre seguire ad un primo movimento ribassista prima di manifestare il secondo movimento (di solito più cruento) ribassista (Figura 1).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
E si chiama così perché la gente non si accorge che il gatto è morto (ossia che si tratta di un rimbalzo che esprime le estreme forze di un mercato che esala l’ ultimo respiro) ma prende sempre il gatto per vivo ossia, fuor da metafora, vede una forza che non c’è nel rimbalzo e compra, rimanendo ingannata.
E cos’è che agevola questa allucinazione collettiva? In parte l’ ignoranza nel leggere i movimenti, ma soprattutto l’ avidità nel perseguire un guadagno non matematico ma sperato.
Non si vuole ammettere che non si hanno le basi per determinare le probabilità del mercato e allora ci si appoggia su mille ragionamenti non supportati dalla statistica e quindi fuorviati e fuorvianti.
Invece cosa diceva il mercato?
Che 26.800 era il livello determinante che, se rotto, avrebbe fatto virare i prezzi al rialzo (non è stato rotto secondo i filtri che deve avere il metodo, nonostante i prezzi siano stati sopra tale livello) e che una discesa sotto i 25.175 punti (il minimo precedente) metterà (eventualmente) tutti in pace nel decretare il prossimo movimento come ribassista (Figura 2).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Se si rompesse tale livello, sarebbe plausibile andare sui supporti di medio periodo (quelli settimanali di area 23.500 in Figura 3) ma, soprattutto, incomincerebbe ad instillarsi il dubbio in molti che il laterale 25.000-12.000 che affligge il mercato italiano sia stato veramente rotto al rialzo ma non si tratti invece di una falsa rottura.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
E allora addio speranza (perché di speranza si tratta fino ad ora, purtroppo) dei 38.000 punti di future italiano.
Un buon Natale (senza rally) 2021 a tutti!
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