L’inflazione fa paura…per oggi prevedo Italia in rosso e Usa verdi in chiusura.

A Wall Street si dice:

“Niente panico. Il momento di vendere è prima del crollo, non dopo. “
Sir John Templeton

Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è sceso del -2,14%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures statunitensi sono positivi per il Nasdaq +0,22%, per l’S&P 500 +0,12% e per il Dow Jones +0,02% circa.

Perché il mercato ieri è sceso a Wall Street?

Wall Street è crollata ieri per il secondo giorno consecutivo in seguito ad aumenti inaspettatamente forti dei prezzi al consumo negli Stati Uniti che hanno alimentato le preoccupazioni che l’inflazione potrebbe essere la conseguenza di una troppo rapida ripresa economica.

Un aumento sorprendentemente alto dell’inflazione in aprile ha spinto ulteriormente il mercato azionario in ribasso ieri negli Stati Uniti. Gli investitori temono che l’economia possa ripartire troppo velocemente dopo il blocco forzato causato dal covid. I grandi titoli tecnologici che erano quelli che erano saliti di più lo scorso anno hanno avuto ieri le perdite maggiori. Per l’S & P 500 si sta profilando il peggior calo settimanale da ottobre. I rendimenti delle obbligazioni sono aumentati dopo che il report ha presentato che i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,8% ad aprile, più delle aspettative degli analisti, e che i prezzi sono aumentati anno su anno al tasso più veloce fin dal 2008. Il rendimento del Treasury a 10 anni è adesso all’1,69% rispetto al 1,62% della sessione precedente.

Guardando il valore con attenzione i prezzi sono saliti nel turismo negli hotel per i ristoranti ed i biglietti delle compagnie aeree. Da valutare…che impatto possono avere avuto le riaperture e le lunghe chiusure. I prezzi sono saliti anche per auto usate e computers. la mancanza di chips nell’industria automobilistica ha influito in questo, stesso per i PC. La scarsità’ di offerta ha fatto salire i prezzi. Il treasury è salito molto su questo dato e conseguentemente le borse sono scese.

Solo un settore del S&P 500 ha chiuso positivo nell’ultima sessione di borsa:
  • Energetico


I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente venduti nell’ultima sessione di borsa sono stati:
  • Materials

  • Information Technology

  • Beni non essenziali


Il rendimento del Treasury a 10 anni, che influenza direttamente i tassi di interesse sui mutui e altri prestiti al consumo, è salito all’1,69% rispetto all’1,62% della sessione precedente.

Il valore dell’oro dal minimo di marzo di 1680$ dollari l’oncia ha guadagnato 140$ ed adesso si attesta sui $1818 dollari.

Il prezzo del greggio americano è sceso di 64 centesimi chiudendo a 65,44 dollari al barile.

Il VIX S&P 500 soprannominato l’indice della paura è salito al massimo degli ultimi due mesi arrivando a 28,38.

Il VIX è ben al di sopra del minimo di metà aprile degli ultimi 14 mesi di 15,38.

L’S&P 500 ha registrato ieri il più grande calo giornaliero negli ultimi tre mesi.

L’aumento dei prezzi è la naturale conseguenza della crescente attività industriale e dei consumi, dopo la chiusura generalizzata del 2020 e molta parte del 2021 per combattere la pandemia del coronavirus. Adesso il tema centrale per gli investitori è la preoccupazione che l’aumento dell’inflazione possa interrompere la ripresa o spingere le banche centrali a ritirare gli stimoli e ad alzare i tassi di interesse che sono vicini allo zero.

Oggi prevedo una reazione del mercato che dopo avere iniziato a digerire la notizia di ieri si convincerà che questo aumento dell’inflazione alla fine si calmerà e che sia temporaneo e connaturato alla veloce ripresa.

La Federal Reserve mi conforta e afferma che questa impennata dovrebbe essere temporanea.

Su questo tema si gioca sicuramente la credibilità della Fed, (ed un po’ anche la mia che sostiene la stessa tesi), ma se l’inflazione non si calma sia la mia credibilità che quella della banca centrale americana subirebbero un brutto colpo.

Ieri Apple, Microsoft e Amazon sono tutti scesi più del 2%. Tesla è scesa del 4,4%, portando il suo calo mensile a quasi il 17%.

Secondo me a questo livello a tanti cominceranno a prudere le mani su un possibile riacquisto del titolo.

Sentite questa adesso mi viene da sorridere a scriverla è proprio vero che i latini lo avevano già previsto “mutatis mutandis”:

Tesla smetterà di accettare Bitcoin come pagamento, ha twittato il CEO Elon Musk ieri, citando preoccupazioni ambientali a ragione di quanto affermato.

“Siamo preoccupati per il rapido aumento dell’uso di combustibili fossili per l’estrazione e le transazioni di Bitcoin, in particolare il carbone, che ha le peggiori emissioni di qualsiasi carburante”

Ha scritto Musk su Twitter. Ha aggiunto che la criptovaluta è una “buona idea su molti livelli”, ma non può essere per questo un “grande costo per l’ambiente”.

Tesla, ha aggiunto, non venderà nessuno dei Bitcoin che possiede.

Nel momento che scrivo questa analisi il Bitcoin vale 51.103 dollari -6,15% circa rispetto alla sessione precedente.

Commenti della FED di ieri:

Ieri i commenti “falco” del vicepresidente della Fed Clarida sono stati negativi per le azioni quando ha affermato che si è detto sorpreso dall’aumento dell’IPC di aprile negli Stati Uniti e la Fed “non esiterebbe ad agire” per ridurre l’inflazione ai suoi obiettivi se necessario.

Dopo avere letto questa analisi vi invito a prendere visione dei miei 4 portafogli.

Ecco in questo momento di confusione io sono sempre più convinto che il trading debba essere solo tecnico.

Un approccio emotivo alla notizia non può che creare continui cambiamenti di rotta.

Io non compro mai guardando ad una notizia semplicemente perché non esiste un valore matematico/algoritmico per valutarla e misurarla.

Esiste invece uno strumento tecnico analitico che misura la reazione che il mercato sta avendo a tutte le notizie.

Questo è lo strumento al quale io affido il mio trading.


Uno strumento che mi permette di entrare solo sui trade dove io ho un netto vantaggio sul mercato. Vantaggio che io posso misurare statisticamente con percentuali che vanno dal 70% al 90% e oltre in certi casi a mio favore.

A livello generale io credo che continueremo ad avere un po’ di volatilità nel mercato quest’anno, ma non vedo ipotesi catastrofiste al contrario io sono per uno scenario abbastanza roseo per i prossimi mesi.

I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:
  • L’S&P 500 è sceso di 89,06 punti a 4.063,05 per un -2,14%. L’indice ha raggiunto il massimo storico il 7 maggio.

  • Il Dow Jones è sceso di 681,50 punti a 33.587,70 per un -1,99%. L’indice ha raggiunto il massimo storico il 7 maggio.

  • Il Nasdaq ha perso 357,75 punti, o -2,67%, a 13.031,68. L’indice ha raggiunto il massimo storico il 26 aprile.


Per verificare la qualità del mio lavoro vi consiglio di visitare la mia pagina statistiche.


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