Il Dollaro statunitense si è rafforzato a seguito della pubblicazione dei dati economici degli Stati Uniti, tra cui il Core PCE e le richieste di sussidio di disoccupazione. Ciò ha portato l'EUR/USD a toccare minimi di quattro giorni al di sotto di 1.0900, rimanendo sotto pressione. L'indice DXY ha superato il livello di 103.50, estendendo il suo recupero supportato dall'aumento dei rendimenti del Tesoro. La coppia EUR/USD ha registrato un significativo calo giornaliero, con il grafico giornaliero che suggerisce la possibilità di ulteriori correzioni, anche se il rischio complessivo rimane orientato al rialzo. L'EUR/USD sta scambiando al di sopra di tutte le sue medie mobili, ma gli indicatori tecnici sono ribassisti. Nel breve termine, secondo il grafico a 4 ore, la coppia sembra pronta a prolungare il suo calo, con una media mobile semplice (SMA) a 20 periodi piatta e indicatori tecnici negativi. La coppia sta scambiando vicino a 1.0900, in attesa delle notizie sull'inflazione dagli Stati Uniti. Voci su un possibile blocco dei reinvestimenti PEPP da parte della BCE hanno causato una forte pressione venditrice sull'euro. L'EUR/USD ha esteso il suo calo dopo la pubblicazione dell'HICP per la zona euro, che ha mostrato una diminuzione rispetto al mese precedente. Inoltre, Fabio Panetta della BCE ha sottolineato che i tassi di interesse attuali sono in linea con gli obiettivi di inflazione. Gli investitori sono in attesa dell'Indice dei prezzi delle spese per consumi personali di base degli Stati Uniti, l'indicatore preferito dalla Fed sull'inflazione. Si prevede un aumento mensile e annuale, ma numeri inferiori alle aspettative potrebbero influenzare le speculazioni sulla politica della Fed, potenzialmente incidendo sul Dollaro statunitense. Infine, si prevede un rimbalzo al livello di resistenza del canale rialzista di 1.0850, dove valuterò un ingresso lungo durante le sessioni di Londra o New York, puntando al livello psicologico di 1.1050 che il mercato sta monitorando dall'inizio di ottobre.
Il cambio EUR/USD ha trovato supporto vicino a 1.0880 e si è ripreso oltre quota 1.0900 durante la sessione europea di venerdì. Il recupero è attribuito a un dollaro statunitense più debole, nonostante un'inflazione peggiore delle aspettative nella zona euro. Attualmente, il cross si negozia a 1.0907, in rialzo dello 0.20%. L'Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (HICP) ha aumentato le aspettative di un'inizio della riduzione del tasso di deposito da parte della BCE da aprile. Tuttavia, Christine Lagarde ha sottolineato che non è il momento di dichiarare la vittoria a causa delle pressioni salariali. Il grafico a quattro ore indica una prospettiva rialzista, ma l'RSI suggerisce la possibilità di ulteriori ribassi. La resistenza immediata è a 1.0935, seguita da 1.0965. Acquisti ulteriori potrebbero portare a 1.1015–1.1025. Il supporto critico è nella zona 1.0870–1.0880, con ulteriori livelli a 1.0852, 1.0825 e 1.0755.
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